Trento, 21 agosto 2004
"DOBBIAMO RECUPERARE IL TEMPO PERSO"
Pompermaier prenota l´assessorato per i Verdi
Invervista a Aldo Pompermaier de l'Adige di sabato 21 agosto 2004
Soddisfatto per le dichiarazioni di Pacher, pronto a ripristinare per la prossima legislatura un´assessorato comunale che si occupi di ambiente a tempo pieno, ma anche preoccupato per i ritardi accumulati. Aldo Pompermaier, portabandiera dei Verdi a palazzo Thun, offre la sua ricetta per la politica ambientale prossima ventura, centrata sulla sensibilizzazione dei cittadini. E prenota questo ruolo per il Sole che ride.
Consigliere Pompermaier, è contento delle dichiarazioni di Pacher?
Dopo cinque anni si è accorto dell´importanza di un assessorato all´ambiente, cosa positiva ma nello stesso tempo preoccupante. Positiva perché per un Comune delle nostre dimensioni avere una persona che a tempo pieno si occupa di tutti gli ambiti e le sfaccettature dell´ambiente è importantissimo. Ci vuole qualcuno che metta gli amministratori sul chi va là, altrimenti si va avanti senza badare troppo alla tutela del territorio.
E perché preoccupante?
Perché evidentemente il sindaco si è accorto che in questi cinque anni qualcosa non è andato per il verso giusto. E con l´ambiente non si scherza, non è la delega al centro storico per organizzare qualche manifestazione. Mi spiacerebbe se si fosse accorto che il suo assessore non ha avuto abbastanza tempo da dedicare a questi argomenti. Per il futuro ci vuole qualcuno che diventi grande alleato del sindaco, affinché su certe cose non si transiga.
Ad esempio?
Io prendo come esempio la decisione di costruire un´area artigianale a Mesiano. Non mi scandalizzo se si fa qualche casetta in collina anche fuori dai parametri stretti che ci si è dati, se poi dopo si lasciano passare progetti come quello. Perché poi le cose brutte restano e nessuno paga. Goio non ha certo pagato per le brutture di Centochiavi. E anche il Magnete resterà al suo posto. Io penso a un assessorato fuori dagli schemi, che vigili sulla città, che faccia aumentare la sensibilità.
Non è facile per un assessore di un comune incidere sul modello di sviluppo.
Però qualcosa bisogna fare proprio partendo dalle municipalità. E qui non c´è per ora la giusta sensibilità. Faccio un esempio. Due anni fa ho proposto un ordine del giorno su quel che si poteva fare coerentemente col protocollo di Kyoto. Era stato approvato a larga maggioranza. Quando verrà attuato? Io sto ancora aspettando.
Insomma un assessorato che sia anche educativo?
Che operi a vasto raggio. Perché dire di usare meno la macchina è un dovere. Eppoi si possono fare tante cose. Dalle campagne di comunicazione a vasto raggio sullo smaltimento corretto dei rifiuti, coinvolgendo anche le circoscrizioni. E magari qualche giovane che abbia voglia di guadagnare qualche lira facendo il divulgatore. Per me è stato un errore dopo l´abbandono di Merler non aver continuato con un altro consigliere delegato perché c´era molto da fare.
Ma l´assessorato all´ambiente, dica la verità, lo prenota per i Verdi?
Io dico che se i Verdi non ci fossero bisognerebbe inventarli. Io ringrazio il giorno in cui sono entrato in questo movimento, perché ho imparato tanto e ho avuto l´opportunità di conoscere un mondo fatto di gente eccezionale, che vive facendo il possibile per non inquinare e sprecare energia, con grande sensibilità. Una piccola frangia evoluta che va conosciuta di più. Io dico che se c´è un ambientalista che ci crede può lanciare coerentemente programmi veramente ambientalisti.
Il sindaco ha detto anche che cercherà di migliorare la vivibilità nei quartieri, rendendoli a misura d´uomo. Contento?
Purché non siano interventi a macchia di leopardo. Bisogna impostare un progetto complessivo di città a misura d´uomo e bisognerebbe delegare poi i singoli interventi alle circoscrizioni. Perché il problema di questa amministrazione è anche il fatto che manca una voce forte della periferia.
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